Come

 

Il filosofo francese René Descartes, più noto come Cartesio, diceva COGITO ERGO SUM: penso dunque esisto. La nostra filosofia di gioco educativo è sintetizzata dall’affermazione LUDO ERGO SUMGioco, dunque esistoIl gioco è, secondo noi, uno strumento unico per il bambino, perché lo avvince e lo “conquista”, coinvolgendolo in un’esperienza ludica che gli consente di crescere lungo molteplici direzioni, senza nemmeno che lui se ne accorga.

 

 

Gli aspetti, o percorsi, così efficacemente sviluppati dallo “strumento-gioco” sono sei, sintetizzati nel nostro logo:

1. L’APPRENDIMENTO di conoscenze specifiche
La modalità di apprendimento più efficace è quella indiretta: il bambino deve essere lasciato libero di giocare e in quel momento sarà massimamente disponibile a recepire e ad apprendere tutto quello che, attraverso il gioco, e grazie al gioco, gli vorremo far imparare, anzi scoprire. L’apprendimento non è il nostro fine primario, ma avendo i nostri giochi un tema di riferimento (storia, geografia, musica…) essi generano automaticamente apprendimento, sia per i piccoli, sia, sorprendentemente, per i grandi.

2. Lo sviluppo della propria sicurezza e della propria AUTOSTIMA
Il gioco è uno strumento incredibilmente efficace per rafforzare l’autostima del bambino perché, nel contesto del gioco, il bambino ha la possibilità di confrontarsi con gli altri bambini. L’autostima viene stimolata dal contesto non giudicante che caratterizza il gioco in quanto tale: il sano “tutti contro tutti”.

3. L’importanza del DIVERTIMENTO
Il vero segreto di un “gioco speciale” è, proprio come in una ricetta di cucina, miscelare al meglio tutti gli ingredienti, tra cui ad esempio la “tensione” della partita e i momenti di svago, ricordandosi che prima di tutto il gioco deve rilassare, far staccare… e soprattutto divertire!

4. La scoperta, o riscoperta, della FISICITÀ e il piacere della concreta percezione tattile
Non citiamo Montessori, perché lo fanno tutti, mentre noi vogliamo essere diversi come i nostri giochi, ma il valore dell’esperienza è fondamentale. In ogni nostro gioco i componenti sono studiati per valorizzare i colori, i materiali e le forme, per stimolare le emozioni, i ricordi e le sensazioni.

5. Il rispetto delle REGOLE
Avere il controllo è una funzione mentale, mentre i bambini non sono abituati a fermarsi. È importante dare loro un contenitore, il gioco ad esempio, che li aiuti ad autoregolarsi, anche perché il bambino che non sa stare alla regola è un bambino antipatico a tutti. L’adulto deve giocare per vincere; non per la competitività, ma per insegnare al bambino che per giocare bisogna saper stare alle regole: non bisogna farlo vincere col trucco al solo scopo di evitare la probabile “scenata”.

6. Il valore della SOCIALIZZAZIONE
Socializzare, con il gioco, significa proprio questo: mentre si gioca, tra un lancio di dadi e un giro di freccia, una domanda giusta e una risposta sbagliata… scambiare, ridere, raccontare, rivivere, ricordare, mettere sul tavolo la propria esperienza e condividerla con altre persone.